Lo stralcio delle cartelle esattoriali è un’agevolazione introdotta al fine di supportare le famiglie in situazioni di comprovata difficoltà economica attraverso, appunto, lo stralcio, ossia l’eliminazione, di sanzioni e interessi di mora sulle cartelle esattoriali, che rimarranno quindi essenzialmente composte soltanto dal tributo.
In pratica, cancellare i vecchi debiti con il Fisco (un’attività già iniziata in passato, nel 2018, con lo stralcio di quelli inferiori ai mille euro) permetterebbe di contribuire in modo significativo alla ristrutturazione e al rinnovamento del sistema tributario italiano, vecchio di quasi cinquant’anni e per sua natura piuttosto macchinoso. Si tratta quindi di una parte importante della tanto auspicata “riforma fiscale”, che dovrebbe passare attraverso il riordino e la semplificazione di tutte le norme esistenti in maniera tributaria.
Tasse non riscosse in Italia: la situazione attuale
Attualmente, secondo il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Ruggini, le tasse non riscosse in Italia ammontano a ben 954 miliardi di euro, di cui 400 non possono più neppure considerarsi esigibili (e dunque non sono più incassabili).
Più specificamente, tali 400 miliardi di tasse non più incassabili si compongono di:
- 153 miliardi relativi a debiti di soggetti falliti
- 119 miliardi legati a persone ormai decedute
- 109 miliardi di crediti verso nullatenenti
- 69 miliardi di circa la cui riscossione è sospesa a causa di provvedimenti di autotutela emessi dagli enti creditori a seguito di sentenze dell’autorità giudiziaria
Per l’Agenzia delle Entrate, anche soltanto mantenere in vita questi crediti ha un costo, che si rivela peraltro del tutto inutile a causa della loro inesigibilità. Proprio in considerazione di questo, lo stralcio delle cartelle esattoriali rappresenterebbe la migliore soluzione.
Stralcio delle cartelle esattoriali: di cosa possono beneficiare i contribuenti?
Al momento attuale, le prospettive per il futuro non sono ancora chiare e diverse ipotesi possibili sono al vaglio del Governo.
Una delle più interessanti potrebbe comportare una sanatoria sui crediti totalmente inesigibili, ma avrebbe comunque necessità di essere supportata sul piano politico per poter essere tradotta in realtà. L’obiettivo attuale è dunque quello di individuare una soluzione che sia accettabile da tutte le parti politiche.
Tuttavia, i contribuenti possono comunque già beneficiare di una serie di norme fiscali che sono parte del Decreto Rilancio. Tra le più importanti vale la pena menzionare le seguenti:
- I contribuenti che hanno aderito alla rottamazione ter e al saldo e stralcio e che non sono riusciti a pagare le rate in scadenza al 31/12/2019 possono provvedere a risolvere il debito dilazionandolo, ossia rateizzandolo fino al 10/12/2020.
- Fino al 31/08/2020 rimangono sospesi i debiti per i versamenti derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento in scadenza dall’8 marzo.
È interessante notare che la maggior parte degli italiani ha comunque deciso di non usufruire di quest’ultima opzione, dal momento che ad aprile 2020 la percentuale dei contribuenti che aveva assolto ai suoi doveri fiscali era già pari al 59%.
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