Risparmiare sulle tasse è possibile attraverso una scelta corretta in termini di investimenti, sebbene anch’essi, ovviamente, siano soggetti a tassazione. Di fatto, il pagamento delle tasse sulle rendite finanziarie è un obbligo e un dovere del contribuente, e il Decreto Legge 66/2014 si occupa proprio della regolamentazione del pagamento delle rendite finanziarie in Italia.
Tuttavia, una scelta oculata in termini di investimenti si rivela conveniente per risparmiare su questo genere di spese: ci riferiamo, in questo senso, alle cosiddette “obbligazioni” di ogni ordine e grado.
In termini generali, si definisce obbligazione un titolo di debito (per il soggetto che la emette) e di credito (per il soggetto che la acquista) che rappresenta una frazione di debito acceso da una società o ente pubblico per finanziarsi. L’acquirente di un’obbligazione si vede garantito il rimborso del capitale al termine del periodo prestabilito, al quale andrà sommato un interesse. Lo scopo di questi titoli è, essenzialmente, quello di reperire capitali da investire a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle garantite dai classici prestiti bancari.
Una delle caratteristiche più interessanti delle obbligazioni è relativa alla loro tassazione, che è la sola ad essere agevolata tra gli strumenti finanziari, assestandosi – almeno per il momento – al 12.5%. Bisogna infatti ricordare che già a partire dal 2014 la tassazione di tutti gli altri strumenti finanziari è stata incrementata al 26%, così da essere in linea con quella degli altri Paesi europei.
Tassati al 26% sono ad esempio strumenti quali le azioni, i conti correnti, i libretti e i depositi, i fondi comuni di investimento e gli ETF, oltre ai derivati di ogni tipo, e l’applicazione della tassazione sulle rendite finanziarie potrà avvenire attraverso un regime dichiarativo (che vede l’investitore provvedere ai dovuti calcoli e inserire i risultati nella sua dichiarazione dei redditi) oppure, in alternativa, un regime amministrato (ossia che vede la banca occuparsi dell’intero processo, di fatto facendo le veci del cliente).
Le obbligazioni rappresentano dunque i migliori investimenti per ottenere un certo grado di risparmio sulle tasse.
Perché le obbligazioni sono il miglior investimento per risparmiare sulle tasse
La ragione che rende le obbligazioni così interessanti per chiunque voglia risparmiare sulle tasse risiede nella già citata tassazione agevolata, che a sua volta è risultato del fatto che tra questi strumenti finanziari figurano anche i titoli di Stato. Questi ultimi sono infatti proprio obbligazioni che il Ministero dell’Economia e delle Finanze emette su base regolare per finanziare il debito pubblico per conto dello Stato o, in alternativa, per intervenire direttamente sul deficit pubblico.
Non solo: le obbligazioni includono anche i titoli di Stato esteri, i bond emessi dagli enti locali e persino le obbligazioni della Banca Mondiale. Risulta dunque piuttosto evidente come la tassazione agevolata al 12.5% abbia lo scopo di favorire l’investimento in questi particolari strumenti finanziari.
Ecco dunque che chiunque desiderasse effettuare investimenti in questo particolare e delicato momento storico, e volesse comunque mantenere alto il grado di prudenza, potrebbe trovare nelle obbligazioni proprio la risposta che cerca. Se, da un lato, i classici titoli azionari rendono di più, è infatti altrettanto vero che sono per loro natura più rischiosi e dunque potrebbero, per molti, perdere il loro appeal.
Al contrario, il contribuente potrebbe sentirsi stimolato a investire in strumenti che garantiscono una fiscalità più leggera e sostenibile, e la riprova di questa tendenza risiede nei risultati ottenuti dall’ultima emissione del quinquennale indicizzato all’inflazione chiamato BTP Italia: sebbene il rendimento si aggiri “soltanto” sull’1.5%, gli italiani hanno senza dubbio gradito l’iniziativa, dal momento che vi hanno investito ben dodici miliardi di euro in soltanto tre giorni!
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